- Le azioni europee sono moderatamente sottovalutate, poiché scontano un quadro macro avverso e lasciano buoni margini di performance
- Il nostro processo d'investimento evidenzia la presenza di numerose opportunità nei titoli con un buon cash flow in una varietà di settori
- Siamo ottimisti sulle azioni europee in vista di un periodo chiave per il processo d'investimento
Le valutazioni europee non sono onerose
Alla vigilia della stagione degli utili dell'esercizio 2024, un paio di importanti considerazioni ci inducono ad essere ottimisti sulle prospettive per le azioni europee. In primo luogo, le valutazioni di mercato sono ragionevoli se non moderatamente basse. In secondo luogo, scorgiamo segnali incoraggianti nella nostra analisi dei comportamenti aziendali. Non osserviamo diffusamente quella debole attività d'investimento che di solito costituisce un segnale negativo per la performance dei mercati azionari.
Naturalmente, con l'avanzare della stagione dei risultati, controlleremo attentamente tutti i nostri screen d'investimento per rilevare eventuali cambiamenti significativi. Siamo inoltre consapevoli delle notizie sfavorevoli che sono associate all'Europa da circa due anni, vuoi per la debolezza della crescita vuoi per l'instabilità politica in Germania o in Francia. In un clima di perdurante incertezza, le valutazioni azionarie europee non sono onerose e qualsiasi sviluppo positivo potrebbe fungere da catalizzatore per questi titoli, spingendoli a superare aspettative depresse.
Un'ulteriore fonte di incertezza politica è rappresentata dalle minacce di Donald Trump sul fronte dei dazi, che stanno provocando volatilità a breve termine. Tuttavia, in Europa si contano molte aziende relativamente isolate da queste misure grazie alla loro presenza internazionale, in particolare quelle che hanno già stabilimenti produttivi negli Stati Uniti.
I titoli con un buon cash flow in una varietà di settori continuano a offrire molte valide opportunità di stock picking
Per capire dove si trovano le opportunità più interessanti in Europa, facciamo sempre ricorso a un'applicazione rigorosa e disciplinata del processo d'investimento Cashflow Solution, che elimina qualsiasi bias emotivo o comportamentale. La prima fase del processo consiste nel classificare l'universo europeo in base alla qualità dei cash flow delle aziende al fine di individuare il primo 20% dei titoli, stilando così la Cashflow Champions Watchlist a partire dalla quale popoliamo i nostri portafogli dopo un'ulteriore analisi qualitativa.
L'esposizione settoriale dei nostri portafogli deriva direttamente dal nostro approccio basato sui dati, che ci permette di trovare le società con la migliore capacità di generazione di cash flow, rispetto sia alle loro valutazioni che alla loro base di asset.
Nel corso dell'ultimo anno il nostro processo d'investimento ha messo in luce opportunità appetibili nei settori Financial e Consumer Discretionary, sui quali abbiamo assunto un sovrappeso.
In anni recenti i nostri screen d'investimento hanno indicato che il comparto bancario si trova oggi in una posizione molto diversa da quella in cui si trovava all'indomani della crisi finanziaria del 2008, che ha segnato l'inizio di un decennio di sottoperformance. Cominciando dalle valutazioni, le azioni delle banche europee non sono costose se si considerano i loro livelli di reddito netto e, nonostante il re-rating degli ultimi anni, alcuni titoli bancari sono ancora scambiati a sconto rispetto al loro valore contabile. Quanto ai fondamentali, gli istituti bancari godono in media di una crescita degli utili in miglioramento e di una situazione patrimoniale più solida. I crediti deteriorati sono in genere piuttosto contenuti e le banche generano sempre più capitale in eccesso. Tutto ciò è positivo dal punto di vista degli azionisti, che in teoria dovrebbero beneficiare di maggiori ritorni sul capitale.
L'italiana UniCredit è da qualche anno una delle nostre maggiori posizioni nel settore bancario. Con l'arrivo di un nuovo CEO, negli ultimi due anni l'istituto ha registrato una crescita significativa ed è stato sottoposto a una profonda ristrutturazione. Benché si vociferi di una possibile acquisizione da parte di Commerzbank, una simile operazione ci spingerebbe semplicemente a rivedere la posizione. Monitoriamo su base continuativa tutte le nostre posizioni, prestando particolare attenzione all'evoluzione della situazione patrimoniale e all'andamento dei cash flow.
Sebbene UniCredit sia un valido esempio delle situazioni di forte crescita degli utili che si possono trovare nel comparto bancario europeo, vi sono anche diverse società che appaiono interessanti per la loro capacità di risanamento interno. Deutsche Bank, ad esempio, è stata ampiamente trascurata dagli investitori per molto tempo. Negli ultimi anni, un nuovo CEO ha apportato numerosi cambiamenti al team manageriale e avviato la ristrutturazione del business. Abbiamo acquistato il titolo nel 2023, quando era fortemente sottovalutato; da allora le valutazioni sono migliorate, ma il titolo è ancora scontato di oltre il 30% rispetto al valore contabile. L'istituto sta risolvendo gradualmente i problemi preesistenti e generando sempre maggiori eccedenze di capitale, il che spiega l'annunciata volontà di distribuire agli azionisti oltre due miliardi di euro nel 2025 sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni.
Alcuni titoli legati ai consumi hanno dimostrato capacità di tenuta di fronte alle avversità e potrebbero beneficiare di una ripresa della domanda cinese
Passando adesso alle opportunità nel settore Consumer Discretionary, riteniamo che alcuni rivenditori di beni di lusso presentino valutazioni appetibili. Negli ultimi 12-18 mesi queste aziende hanno dovuto affrontare difficoltà dovute al rallentamento dell'economia cinese e all'andamento sfavorevole dei tassi di cambio. Evidentemente una ripresa dei consumi in Cina potrebbe rivelarsi una manna per il settore, anche se le quotazioni di alcune società del lusso hanno evidenziato una discreta tenuta nonostante il quadro contrastante.
Tra queste, una delle nostre preferite è Hermès, quotata a Parigi. Da diversi anni la società si colloca nella Cashflow Champions Watchlist in virtù dell'alto punteggio del cash return on capital, una delle principali metriche da noi considerate nel nostro processo d'investimento.
Dell'impresa apprezziamo anche la significativa partecipazione azionaria della famiglia Hermès. Abbiamo spesso notato che le società con un'ampia partecipazione familiare prestano molta attenzione alla generazione di cash flow nella propria attività e privilegiano un approccio prudente all'impiego della liquidità, due caratteristiche che ben si sposano con quanto ricercato con il processo d'investimento Cashflow Solution.
Trattandosi di un'impresa con un cash flow molto consistente, Hermès può autofinanziare la propria crescita attraverso l'espansione della rete di negozi e della gamma di prodotti. Può anche restituire molta liquidità agli azionisti. Al momento Hermès ha un saldo netto di cassa di circa 12 miliardi di euro.
Ottimismo sulle azioni europee in vista di un periodo chiave per il nostro processo d'investimento
Nelle prossime settimane molte società europee pubblicheranno le relazioni annuali relative all'esercizio terminato alla fine dell'anno solare 2024.
Avremo così la grande opportunità di esaminare tali relazioni alla ricerca di dati sui cash flow e sulle variazioni della situazione patrimoniale, prestando particolare attenzione ai cambiamenti delle politiche contabili, alle revisioni dei conti dell'esercizio precedente e alle previsioni sulla crescita.
Mentre ci accingiamo a ottimizzare i nostri portafogli per incorporare questi ultimi dati e analisi, siamo ottimisti sulle prospettive delle azioni europee e fiduciosi nella capacità del processo d'investimento di indirizzarci verso alcune delle opportunità più interessanti offerte dai titoli europei con un buon cash flow.
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Il "Representative Actions for the Protection of the Collective Interests of Consumers Act 2023", che recepisce la direttiva (UE) 2020/1828 nel diritto irlandese, prevede un meccanismo di ricorso collettivo dei consumatori in caso di violazione delle leggi irlandesi o dell'UE applicabili. Maggiori informazioni su questo meccanismo di ricorso collettivo sono disponibili su Representative Actions Act - DETE (enterprise.gov.ie).