A seguito dell'ultimo aggiornamento dei nostri filtri core quantitativi basati sui cash flow, continuiamo a considerare positive le prospettive per il mercato azionario europeo.
Dalle ultime analisi dei cash flow emerge la convenienza delle valutazioni
Molte società europee chiudono l'esercizio fiscale a dicembre e pubblicano le relazioni e i bilanci annuali ad aprile o maggio. Ciò ci ha permesso di effettuare aggiornamenti sostanziali sul dataset a cui applichiamo il processo di investimento Cashflow Solution.
La conclusione più sorprendente è che, nonostante le ottime performance, i migliori titoli europei in termini di cash flow sono ancora convenienti. Secondo la nostra analisi, il gruppo di azioni che definiamo "titoli con un buon cash flow" ha recuperato fortemente quota dalle valutazioni estremamente basse di qualche mese fa, ma rimane conveniente ai livelli attuali.
Quest'anno l'MSCI Europe ex-UK Index ha sovraperformato lo statunitense S&P 500 Index del 20% (in sterline al 03.06.25), in quanto gli investitori hanno ricercato un'esposizione internazionale più ampia a fronte della continua incertezza sulle politiche commerciali di Trump e di una certa volatilità mostrata dalle megacap tecnologiche statunitensi a seguito dei progressi dirompenti della Cina nel campo dell'intelligenza artificiale.
Utilizziamo dati e coefficienti proprietari relativi ai cash flow per elaborare una classifica composita dell'universo europeo. Il primo 20% di questa lista costituisce la nostra Cashflow Champions Watchlist, a partire dalla quale popoliamo i nostri portafogli dopo un'ulteriore analisi qualitativa.
Prendendo la media di questi titoli, le valutazioni si trovano ancora una deviazione standard al di sotto della media di lungo periodo del gruppo. Ciò significa che, nell'arco dei 37 anni di dati analizzati, i titoli con le maggiori capacità di generazione di cash flow sono normalmente (l'85% circa delle volte) più costosi rispetto ai livelli attuali.
Integrare il contesto valutativo favorevole con strumenti orientati all'alfa
Sebbene il contesto valutativo sia decisamente favorevole agli investimenti basati sui cash flow, il nostro processo di investimento punta anche a generare alfa aggiuntivo mediante le analisi del regime di mercato e i punteggi secondari basati sui cash flow.
I nostri indicatori del regime di mercato ci permettono di identificare e analizzare le condizioni prevalenti, mentre i punteggi secondari basati sui cash flow ci consentono di modificare l'esposizione del portafoglio per enfatizzare le diverse caratteristiche societarie in quel determinato contesto.
Attualmente, il nostro processo di investimento indica che i portafogli dovrebbero avere un'esposizione ben equilibrata agli stili, includendo le società generatrici di cash flow dalle valutazioni più interessanti e con caratteristiche growth, value o di qualità.
I dazi non hanno ancora colpito i cash flow
I dazi annunciati lo scorso aprile dall'amministrazione Trump hanno rappresentato uno shock esogeno significativo per i mercati globali. Sebbene molte delle misure proposte siano state congelate in attesa di nuovi accordi, la direzione di lungo termine della politica commerciale e le relative implicazioni per il mercato rimangono incerte.
Valuteremo gli eventuali impatti degli sviluppi tariffari esclusivamente attraverso la lente del nostro processo di investimento, che comincia dallo screening quantitativo dei cash flow. Gli eventuali effetti a catena dei dazi – che si manifestino attraverso i margini, le filiere produttive o i comportamenti di investimento – si rifletteranno nei nostri dati solo con il passare del tempo.
Grande esperienza nel rispondere alle anomalie di mercato
Pur non essendo stato concepito per anticipare gli shock geopolitici, il nostro processo di investimento ha dimostrato di saper reagire a tali dinamiche e di riuscire a riallocare il capitale tenendo conto dei rischi e delle opportunità che emergono in questi casi.
Ad esempio, diversi anni fa il fulcro dei nostri portafogli era costituito da società generatrici di cash flow con spiccate caratteristiche growth, ma quando all'inizio del 2020 i mercati azionari sono crollati per i timori legati al Covid-19, il processo di investimento ci ha portati ad adottare una posizione contrarian e a prediligere lo stile deep value, attuando un riposizionamento rivelatosi remunerativo grazie alla rimonta messa a segno da questi titoli sfavoriti. Parallelamente, i titoli con un elevato potenziale di crescita apparivano sopravvalutati e vulnerabili, motivo per cui abbiamo ridotto questa esposizione.
Oggi, uno degli indicatori che ci guida nell'esposizione agli stili – e che si è rivelato prezioso durante la pandemia e la successiva rotazione dei nostri fondi verso lo stile value – è più o meno in linea con la media di lungo periodo. Ciò suggerisce di adottare un approccio equilibrato in questo momento.
Valutazioni interessanti, tendenza al rialzo e buon andamento dei cash flow societari
Attualmente, nonostante la volatilità delle ultime settimane e degli ultimi mesi, il nostro giudizio sulle prospettive per l'Europa rimane stabile e positivo: le valutazioni sono interessanti, i mercati azionari continuano a tendere al rialzo e non rileviamo investimenti aziendali inopportuni che ci indurrebbero a essere più cauti.